Oggi super tappona del mio trekking sul Cammino di Francesco. Sveglia presto, colazione con Angela ed ultime risate, quindi dopo un grande abbraccio con questa generosa donna inizio a salire verso il Subasio. Il sentiero si inerpica con forte pendenza partendo dalle porte di Assisi ed, attraversando boschi misti di conifere e latifoglie, raggiunge l’Eremo delle Carceri. Mentre sto salendo, ricordando riconoscente la bella serata passata con Angela, ecco una serie di fruscii alla mia destra. Mi giro di scatto e vedo due meravigliosi scoiattoli bruni rincorrersi sui rami di un abete! Saltano, ruotano su se stessi, si tuffano in verticale lungo il tronco e subito risalgono: sono ammutolito dallo stupore, sembra che danzino! È un’emozione forte, che mi accompagna lungo la visita all’Eremo, deserto, ed al suo bosco.
Si continua poi a salire, su su fino a raggiungere i 1150 metri da cui lo sguardo spazia a 180° su campi e valli sottostanti, incorniciate all’orizzonte da altre montagne. L’itinerario prosegue sempre su sentiero, in solitaria, scendendo poi per prati e nuovi boschi fino a Spello, fantastico ed assolato borgo che attraverso con l’idea di passarlo e fermarmi per la sosta, quando, dall’altro lato del vicolo che sto scendendo, vedo risalire un ragazzo dall’andatura conosciuta. Guardo e riguardo, è proprio lui: Eugenio Peralta! Compagno di università, collega di lavoro in un grande progetto concluso da qualche mese, insomma, un amico! Eugenio si trova a Spello di passaggio per accompagnare come addetto stampa la squadra di Pallavolo per cui lavora: baci e abbracci e riparto felice di questo incontro tanto piacevole quanto inaspettato! Il pomeriggio è ancora lungo, i piedi vanno bene, quindi decido di proseguire fino a Trevi, che raggiungo in serata dopo un lungo tratto su asfalto non prima di aver sostato nella bella Foligno.
Assisi, Subasio, Spello, Foligno e Trevi: alla fine mi rendo conto di aver camminato davvero tanto, 45 chilometri in totale. Stanchissimo trovo accoglienza in un convento di suore benedettine, grazie all’intercessione di Padre Luigi, un francescano che mi regala anche due panini ed un uovo sodo! Mi butto a letto, rinfrancato dal pensiero che domani mi aspetta un percorso più breve e tranquillo fino Spoleto.
Sempre avanti!
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