Ed eccomi qui! Sono arrivato a Monte Sant’Angelo ed alla sua mitica Grotta di San Michele! Un viaggio incredibile di 31 giorni, 30 di cammino (uno di stop a Gubbio per dolore ad un piede) attraversando 6 regioni italiane (Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Puglia), più di 50 città ed un centinaio tra piccoli borghi e paesi. Un trekking lungo i passi del Cammino di Francesco iniziato il 21 giugno a La Verna che si conclude oggi dopo oltre 900 chilometri tra deviazioni, salite, discese e risalite, ma questo conta poco, più interessante per noi di Passicreativi sono gli oltre un milione e cinquecentomila passi che mi hanno portato alla meta finale.
Una meta che, come tutte le mete, in realtà ha un significato sempre personale o, a volte, non ce l’ha o è poco chiaro. Credo infatti che non serva sempre un motivo specifico per mettersi in cammino, per decidere di abbandonare per un po’ di tempo le nostre vite quotidiane per scegliere la strada, il sentiero, la fatica dell’andare ed il peso di uno zaino a cui poi ti affezioni, che diventa il tuo vero compagno di viaggio che racchiude il poco davvero necessario per andare. É vero quanto si dice che siamo sempre alla ricerca e questa ricerca passa per vie a volte impervie, a volte piane e ben tracciate, ma mai banali. Alla ricerca di cosa poi, come si chiedeva poi il buon Abatantuono in un vecchio film di Salvatores? Nessuno lo sa ed ognuno prima o poi lo scopre e vale solo per sé.
Questa mattina ho iniziato a camminare sotto gli ultimi raggi di luna, l’alba è stata davvero bella, salendo verso la sommità della montagna che mi permetterà di scendere poi a San Giovanni Rotondo. Tante mucche libere al pascolo in mezzo a rocce e conifere, profumo intenso di timo selvatico e resina. Aria frizzantina e cielo azzurro, una delizia. Mi godo queste prime ore di pace, in solitaria come tutto questo viaggio.
Scendendo verso San Giovanni Rotondo incontro due signori che corrono, complimenti davvero, la salita è ripida ed hanno un bel passo! Arrivato a San Giovanni Rotondo mi fermo a visitare la nuova chiesa progettata da Renzo Piano, anche se solo dall’esterno perché è chiusa. L’atmosfera è un po’ come me l’aspettavo, da grande carrozzone religioso-turistico e non mi ispira molto. Una fila di alberghi e negozi di souvenir dedicati a Padre Pio tappezza le strade della parte nuova della cittadina. Scendo nella parte antica ed originario del paese, sosto un po’ in una piazza dove è in corso il mercato e poi riparto.
Ora ci sono parecchi chilometri di strada asfaltata, il caldo aumenta, ma il cuore batte verso la meta finale, quella grotta fresca in cui mi chiedo ancora se troverò qualcosa. Ancora campi, tante piante di mandorle ed infine la deviazione per l’ultima parte di percorso su sentiero. Mi fermo per mangiar qualcosa e riposarmi all’ombra di una bella quercia. Sento che forse nell’arrivo non sarò solo. Dopo un po’ qualcuno chiama il mio nome, mi giro ed ecco Fabiano, il bibliotecario a Faenza (originario di Salò) che aveva accompagnato a San Giovanni Rotondo l’altra pellegrina, ma poi ha deciso di proseguire anche lui. E così gli ultimi 5 chilometri sono in compagnia, anche se parliamo poco, emozionati, anche se non lo mostriamo, per questo arrivo. Ed ecco lu mare, quanto é blu da quassù il Golfo di Manfredonia!
Ancora un breve tratto in mezzo ad una mandria di mucche scampananti e siamo a Monte Sant’Angelo! Costeggiamo le mura del castello e siamo alla Basilica!!! Sono stati giorni di sole, pioggia, vento, caldo, freddo, fatica, sudore, gioia e sconforto, incontri con persone generose e simpatiche (anche se nel cuore mi porteró sempre il mitico Bernardino della Romita di Cesi, per la sua capacità di immedesimarsi ed accogliere senza giudizio.
Ho sentito tanto il vostro affetto ed il vostro sostegno, grazie per i tanti commenti ed incitamenti. Davvero non ho fatto nulla di straordinario, ho solo camminato, bevuto tanta acqua e mi son guardato intorno Ora, dopo il riposo e domani un tuffo nel mare splendido della Puglia, tornerò dalla donna che ho la fortuna di avere al fianco da tanti anni e che mi ha sempre sostenuto. Perché, come cantavano gli intramontabili Blues Brothers “Everybody needs somebody to love“, e non c’è nulla di più grande che potremo avere in questa vita. Grazie ancora a tutti voi e ci rivediamo presto sui sentieri e le strade del mondo, dove con Passicreativi spero presto di coinvolgere molti di voi. Un abbraccio e ovviamente…
Sempre avanti!!!
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