Per una mattina le cave di Malnate (VA) al confine con la Svizzera si sono animate di scalpellini speciali: uomini, donne e bambini hanno riempito l’ingresso delle cave e hanno dato vita ad un bellissimo spettacolo.
In occasione dei 15 anni dalll’istituzione del Parco Valle Lanza siamo stati chiamati ad organizzare ed animare un’escursione particolare, un viaggio nel tempo con l’immaginazione per rivivere la giornata di un lavoratore delle cave, ascoltando i suoni originali dell’ambiente, rivivendo l’atmosfera e giocando a progettare il futuro di questi luoghi magici.
Lo spazio all’interno delle cave si è trasformato in cassa di risonanza di tante mani che “scolpivano”, “puntellavano”, “caricavano” e tanti piedi che “trascinavano” per trasportare all’esterno immaginari blocchi di arenaria. Le pareti di roccia si sono trasformate in quinte di un teatro naturale per dare vita ad uno spettacolo collettivo.
Siamo tornati indietro nel tempo quando il lavoro dello scalpellino rivestiva una grande importanza, accompagnati da due figure storiche importanti per il territorio di Malnate: il cardinale Branda Castiglioni e Gaetano Ermoli, fondatore della storica azienda Mole Abrasivi Ermoli, con cui abbiamo ripercorso epoche di grandi opere artistiche, culturali ed industriali.
Sulle note di una musica sacra ci siamo ritrovati nella prima metà del 1400 quando l’abile manodopera degli scalpellini si è trovata, grazie alla volontà del cardinale Branda Castiglioni, in stretta collaborazione con la competenza degli architetti fiorentini. Con un salto temporale di oltre 400 anni, abbiamo ballato su note briose per festeggiare un evento importante: la consegna della medaglia d’oro alla ditta Ermoli in occasione della Fiera Internazionale di Torino del 1911 in qualità di prima industria italiana nel campo dello smeriglio.
A conclusione di questo viaggio nel tempo ci siamo divertiti a progettare nuove e creative destinazioni d’uso delle cave: tra uno scambio di gesti antichi e idee del futuro, siamo tornati nel presente e ci siamo diretti al Mulino del Trotto dove passato e presente coabitano in armonia in un ambiente accogliente gestito con sensibilità e attenzione.
E’ stato emozionante aver progettato questo lavoro, ma soprattutto averlo realizzato insieme ad un gruppo di persone che è riuscito a mettersi in gioco con ironia e voglia di condivisione. E’ stato bello aver avuto l’occasione di rivivere il passato in questo spazio ricco di fascino, storia e fatica insieme a persone che amano quei luoghi e nei fine settimana escono per godersi una bella camminata nei boschi, lungo il torrente, intorno alle cave.
Comprendere l’importanza di luoghi come le cave di molera d Malnate, permette di capire che le cave sono patrimonio di tutti: ciò che è stato fatto in un luogo nel passato diventa presente per chi lo visita e futuro per chi se ne prende cura.
Visitare le cave di Malnate permettere di conoscere l’evoluzione del suo territorio: la roccia che ricopre le pareti delle cave è elemento di continuità tra passato, presente e futuro. Assume differenti scopi e significati perchè riflette i bisogni dei tempi. Si modella in base alle esigenze di costruzione, ai canoni di bellezza, alla domanda di produzione.
L’interno delle cave, nel tempo, ha accolto le diverse richieste dell’esterno. L’arenaria si è trasformata in davanzali di finestre, travi, elementi architettonici ed elementi decorativi: questa roccia un tempo nascosta nella terra ora si trova a dialogare con le nuvole, su di essa è impresso non solo il tempo geologico, ma anche la memoria domestica di una famiglia, su di essa si appoggiano gomiti in attesa di un incontro; profuma di incenso nelle Chiese e ascolta sussurri di speranza, abita nel silenzio di piccoli e grandi spazi e magari gioca con i colori di una vetrata.
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