Oggi la giornata è foriera di riflessioni, o meglio di prese di coscienza su questi oltre quindici giorni di marcia del mio trekking sul Cammino di Francesco. Cammino che in realtà da Poggio Bustone in poi immagina e insegue i passi che Francesco avrebbe potuto fare, recandosi alla grotta di Monte Sant’Angelo nel Gargano pugliese.
Ormai hai un ritmo, ti svegli, ti lavi, lo zaino è già semi-pronto dalla sera prima, veloce colazione ed ecco, il tuo fedele compagno è di nuovo in spalla. Te lo senti addosso, è quasi una nuova parte di te di cui non puoi fare a meno. É rimasto davvero l’essenziale e sei come una lumaca con la sua casetta sulle spalle ad affrontare una nuova giornata sulla strada.
Il percorso di oggi si spiega costeggiando i resti archeologici delle Terme di Vespasiano, deserte, ed il sistema di canalizzazione che porta l’acqua a Roma. Tanto asfalto anche oggi, ma si attraversano vallate coltivate e boschi in cui avverti la presenza dell’uomo dalle modifiche al territorio, ma lo vedi raramente. Ormai quasi a fine itinerario arrivo a Petrella Salto, piccolo borgo vicino alla mia meta odierna di Borgo S. Pietro. Colpito da un cartello che riporta il nome di una mia mitica prof del Liceo (Beatrice Cenci) salgo alla Rocca e, grazie agli scritti della buona Angela Seracchioli e ad alcune ricerche, scopro la triste storia di questo luogo. Qui sorgeva, alla fine del ‘500 un grande castello, dominato da un padre padrone, violento al punto da portare la figlia Beatrice a ordinarne l’assassinio.
E il tutto finì in una piazza romana dove la “giustizia” condannò a morte l’infelice Beatrice davanti agli occhi pietosi, pare, del Caravaggio, che successivamente la dipinse. Ora del castello sopra al paese rimangono poche pietre, un grande silenzio e l’aura di luogo maledetto per gli abitanti locali. In breve da qui arrivo a Borgo San Pietro che si affaccia sul Lago del Salto, bacino artificiale realizzato nel 1940 innalzando una diga di 90 metri che allagò l’antico paese ed il monastero, una delle ultime grandi opere di un regime ormai in sfacelo. La sera è freschina, vado a letto presto: domani mi attende una super tappa del mio trekking sul Cammino di Francesco. Vi porto nel cuore e…
Sempre avanti!
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