Il Cammino di Francesco a modo mio: Tappa 16 da Borgo San Pietro a Villagrande di Tornimparte via Fiamignano

Aldo indica evidenza Cammino Francesco 2016

Oggi giornata campale in questo mio trekking sul Cammino di Francesco. Il tutto inizia con sveglia alle 4.15 e partenza al buio alle 5: sapendo di aver davanti tanti chilometri e molto dislivello l’unica è giocare d’anticipo! Inizio subito a salire, sentiero e strada mi portano nei pressi di una grotta su una montagna in cui pare che S. Filippa Mareri si sia rifugiata con alcune compagne quando, convertita da Francesco, voleva fondare un monastero, ma la famiglia si opponeva. Solo, entro nel buio della grotta, invasa di zanzare essendoci acqua che cola dalla volta.

nubialberi Cammino Francesco 2016

grotta Cammino Francesco 2016

Immaginare che 800 anni fa siano sopravvissuti qui dentro, vivendo di acqua e del poco cibo portato dai pastori locali, pare davvero incredibile e difficile anche da comprendere. Resta un elemento comune in tanti luoghi e storie diverse: per cercare il contatto con la parte spirituale l’uomo fugge l’uomo e si rifugia nell’elemento naturale.

montagne verdi Cammino Francesco 2016

Dalla grotta ritorno sul sentiero e ricomincio a salire. E qui comincia una nuova simpatica avventura, fatta di sentiero che scompare invaso da arbusti, erba alta più di un metro e alberi che impediscono la progressione. Obiettivo è raggiungere una croce posta sopra alla montagna sotto cui è scavata la grotta da poco visitata e da li, in costa e poi discesa, raggiungere la torre di Fiamignano da cui proseguire. É davvero una bella impresa, inoltre per migliorare la situazione ieri sera e stanotte ha diluviato, quindi il tutto è ancora bagnatissimo, anche se ora è ormai sorto il sole. Insomma ci perdo una bella ora in più del necessario, ma alla fine ne esco grazie a orientamento, gps e un bel po’ di testardaggine! In compenso la vista è mozzafiato su tutta la Valle del Salto e relativo lago artificiale. Alla fine scendo a Fiamignano e raggiungo Santa Lucia. Sosta tecnica per far asciugare calze e scarpe ( é infatti foriero di vesciche il camminare con piedi bagnati!) e si riparte.

torre e verde Cammino Francesco 2016

Aldo e verde Cammino Francesco 2016

La giornata é bellissima, calda, ma lievemente ventilata. É passata più di mezz’ora e mi accorgo di aver perso i gambali staccabili dei pantaloni, che avevo usato sulla montagna prima e poi attaccato allo “zaino stendino”. E avanti, si ritorna sui propri passi fino a quando (almeno 2 km prima!) li ritrovo sul ciglio della strada! Che fortuna! Nuova ripartenza,  puntando a passare il confine tra Lazio e Abruzzo. Il caldo è tanto, ma bevendo molto e inzuppando testa e cappello nelle fontane dei paesi si riesce a procedere. Il paesaggio diventa sempre più selvaggio, la strada è letteralmente tagliata nella montagna e immersa in vallate severe e sempre più alte. Raggiungo finalmente il Valico della Forca a 1350mt, antico confine tra Stato Pontificio e Regno borbonico, zona di briganti e contrabbandieri. Zona anche di agricoltura e allevamento, nello splendido altopiano di Castiglione. La cosa che rende ancora più magico il momento è l’immenso silenzio scolpito solo dal vento che si incunea tra rocce e pinnacoli, accarezzando poi i campi solcati da solitarie pecore e mucche al pascolo.

strada e prati Cammino Francesco 201

Aldo sole Cammino Francesco 2016

capretta Cammino Francesco 2016

Approfitto di una fontanella di acqua poco oltre il valico per una pausa e scendo poi fino a Villagrande, dove mi accoglie Elisa, giovanissima volontaria della proloco del paese. Stanotte mi sistemo nella scuola elementare dove hanno approntato alcune brandine per i pellegrini. Stanco per i molti chilometri percorsi ed il forte dislivello salito e disceso, ma con gli occhi pieni di bellezza vista e goduta, vi abbraccio e spero presto di portarvi con me lungo trekking ed escursioni di Passicreativi. Domani si raggiunge L’Aquila!

Sempre avanti!

Aldo Torninparte Cammino Francesco 2016

colline verdi Cammino Francesco 2016

 

Commenti

Angela Maria Seracchioli
8 luglio 2016
....e i problemi di quel sentiero per arrivare alla croce e scendere verso Fiamignano sono tutti del C.A.I e che si SAPPIA. Loro dicono addirittura di averlo segnato come è sulla loro carta ma NULLA HANNO FATTO ed il C.A.I. associazione da cui sono uscita molto volentieri...è lo stesso che in altri luoghi va a cancellare i segnali gialli fatti da me e da volontari per non sostituirli con il loro che, dicono, "SONO I SOLI AUTORIZZATI A LIVELLO EUROPEO" Se facessero mai qualcosa!!! Quando ho scritto la guida il sentiero era difficile da imboccare ma poi si andava e, in altre condizioni di tempo, sicuramente non ci sono tutti sti problemi se no riceverei emails dai pellegrini, resta il fatto che IO non posso andare in giro con il decespugliatore o segnando per l'onorata associazione che nulla fa! Spero che questa risposta venga letta dal CAI...e come dissi un giorno a uno di loro che mi raccontava di tutta la burocrazia per andare a segnare un sentiero: "UN giorno ci andrà Quintino Sella a farlo!" Caro Aldo...peccato che tu non abbia sostato almeno un attimo a Casale Calabrese sull'altipiano di Castiglione...ti sei perso gente speciale...amen, ciaooo
8 luglio 2016
Cara Angela a Casale Calabrese ho fatto pausa bevuta e ho anche conosciuto proprio da quelle parti uno degli autori della guida sui tratturi abruzzesi. Voleva regalarmene una copia, ma la conoscevo già avendola presa a Milano a marzo a Fa la Cosa Giusta dove ci siamo conosciuti ☺

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