Il Cammino di Francesco a modo mio: Tappa 19 da Rocca di Mezzo a Castelvecchio Subequo via Celano e Gagliano Aterno

Aldo pala evidenza Cammino Francesco 2016

Oggi a un certo punto quasi volo via! Giornata davvero speciale di sole, vento, pioggia e di emozioni forti in questo super trekking lungo i passi del Cammino di Francesco. Inizia come al solito al buio, la sveglia, mi vesto, colazione e in marcia. Tutti dormono, tranne i mitici panettieri! Un forno all’uscita di Rocca di Mezzo emana un ottimo profumo di fragranti risvegli. Procedo lungo la piacevole pista ciclabile che taglia longitudinalmente l’altopiano e l’alba mi coglie ai piedi di Rovere, poche case a  pochi chilometri da Ovindoli. Assisto ad una bella immagine, dopo inizi di giornata solitamente abbastanza solitari. Lui, lei e un bel golden retriever: lei, già âgée e molto elegante, gioca con il cane a una specie di girotondo intorno a una balla di fieno in un campo. Lui, in piedi sul ciglio della strada, li guarda e sorride. E il sole li bagna con i suoi raggi già tiepidi. Le gioie di chi sa godersi ogni momento in ogni tempo della vita. Procedo spedito, il fresco aiuta e verso le 9 sono a Celano, dominato dal suo castello, erede di quello in cui visse la famiglia del noto Tommaso da Celano, uno dei biografi di Francesco più fedeli e autorevoli.

sole Cammino Francesco 2016

Aldo sentiero Cammino Francesco 2016

rocca Cammino Francesco 201

L’arrivo in questa cittadina passa per una strada in ripida discesa in cui va in scena la mia corsa agli ostacoli: ogni 20 metri un cane libero e ringhioso da saltare! Con gran finale di 5 cani che mi rincorrono per qualche decina di metri. Arrivato alla fine della strada incredibilmente sano e salvo, noto il nome della via: Via Calvario! Girovagato un po’ per Celano, riparto e dopo una serie di salite belle toste, che lambiscono l’ingresso alle Gole di Celano, raggiungo il piccolo borgo di Aielli dove approfitto della sua fantastica fontana di acqua freschissima per una sosta ristoratrice.

fontana_Cammino Francesco_2016

Mi serve per affrontare la parte più bella e selvaggia della giornata: sto entrando nell’Altopiano del Baulo e zona del Vallone dell’Inferno. Il sole picchia, l’ombra quasi inesistente, ma spira un vento delizioso, fatto che mi fa comprendere la presenza di molte pale eoliche posizionate sui rilievi che percorro.

sentiero e pale Cammino Francesco 2016

Aldo e sentiero2 Cammino Francesco 2016

Alle mie spalle sulla destra, salendo sempre più in alto, si allarga l’intera Valle del Fucino, oggi interamente coltivata e abitata, ma ai tempi dei romani un enorme lago in cui venivano inscenato battaglie navali! Continuo a salire, unica presenza un gruppo di cavalieri che incrocio in una vallata: loro scendono e io continuo a salire. Per valli e vallette raggiungo due fontanili, nel primo esce un filo d’acqua, spero nel secondo per una rinfrescata. Raggiuntolo, mi appresto a bagnare cappello e testa (avevo già deciso di non bere vista la presenza di molte fatte di mucche e capre, unito al rumore lontano dei loro campanacci) quando ecco una vipera nera davvero grossa sgusciare  proprio davanti a me vicino alla canna di uscita dell’acqua. Bello spavento, ma lei per la sua strada ed io per la mia!

pecore Cammino Francesco 2016

L’altopiano è molto grande e lungo da percorrere, faccio una pausa in una valletta solitaria all’ombra di una solitaria roverella: basta poco, ma l’ombra anche di un piccolo albero può dare grande giovamento! Ripresa la marcia uscendo dal Piano del Baulo, come spesso capita in zone montane, nell’arco di quindici minuti il cielo si rabbuia e si scatena in bel temporale che mi accompagnerà fino quasi a Gagliano Aterno dove giungo un po’ bagnato, ma molto felice per quanto ho potuto vedere oggi … anche forse forse un piccolo di orso marsicano che scappava al mio arrivo nel folto del bosco!

monte Cammino Francesco 2016

Gagliano Aterno consta di poche case antiche, un antico monastero di Clarisse che lo domina e scritte per debellare la tubercolosi, risalenti all’infausto ventennio, ancora leggibili sul muro del palazzo all’ingresso della via principale. Da lì a Castelvecchio Subequo sono solo pochi chilometri, in parte tra l’erba alta e i rovi, in parte lungo stradine di campagna in cui, quasi d’incanto, ad una curva incontro una coppia di innamorati: davanti lui, slanciato e bruno, avanza regale con passo lento e sicuro, subito dietro lei, bianca come il latte, dolce e minuta. Sono due cavalli che liberi camminano! Ci guardiamo, io mi sposto su un lato e loro anche, provo dall’altro e lui accenna un nitrito. Io avanzo e loro anche, ci sfioriamo. Poi loro tagliano in un campo e io li guardo risalire la collina.

cavalli Cammino Francesco 2016

Magia ed emozioni che mi accompagnano durante la sera presso l’antico convento francescano dove mi accolgono. Domani è un altro giorno di trekking sul Cammino di Francesco, ma questo è stato fantastico! Vi porto tutti nel cuore,

sempre avanti!

colline Cammino Francesco 2016

 

Commenti

Angela Maria Seracchioli
11 luglio 2016
beh il Baullo è la "mia" tappa mistica...è veramente magico con qualsiasi stagione ciaooo

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